Sostenere l’eurozona è il suo mestiere, ma Draghi avverte: “Politica monetaria Ue non regge l’esame” |
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Scritto da Diogene |
Domenica 31 Gennaio 2016 16:00 |
...Draghi si espone e difende la politica di stimolo monetario della Bce, una sorta di discesa in campo non per fare politica ma per mettere un freno a chi critica il Qe, e soprattutto critica chi ne parla senza una vera e propria competenza in materia. Forse ha ragione, un conto è parlare di banche e conoscerne le dinamiche da “visitatore” altro è essere attore principale e dover coordinare il sistema dall’interno. Il Governatore della Bce comincia il suo discorso affermando subito che... Al board di marzo potrebbero essere annunciati nuovi stimoli monetari, che prenderebbero la forma con ogni probabilità di un potenziamento degli acquisti mensili dei bond governativi, ad oggi pari a 60 miliardi, insieme ai titoli Abs e ai "covered bond" delle banche. E potrebbe anche essere prorogata ulteriormente la durata del programma, già esteso a dicembre di 6 mesi fino al marzo del 2017.Draghi dovrebbe avere la maggioranza nel board, anche tenendo presente che per effetto della rotazione tra i suoi membri, al prossimo incontro la Bundesbank non avrà diritto di voto. Tuttavia, la politica della BCE è di assumere decisioni con un consenso molto ampio, se non unanime. La banca centrale tedesca non è l'unica ad opporsi ai nuovi stimoli, godendo dell'appoggio anche dei colleghi di Belgio, Olanda, Lussemburgo, Finlandia, Slovenia, mentre critiche sono arrivate persino dalla Francia. O si andrà a un braccio di ferro tra le parti, ma i cui effetti sarebbero deleteri sul funzionamento delle istituzioni europee, facendosi presagire lo spostamento del confronto a Bruxelles, o si dovrà attendere qualche mese in più per trovare un'intesa. continua a leggere su INTELLIGONEWS |